Aimo Moroni
Aimo Moroni (Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano)
Cuoco classe 1934, toscano di nascita, meneghino d’adozione, la città di Milano gli ha consegnato nel 2005 l’Ambrogino d’oro diviso a metà con Nadia Giuntoli, compagna di vita, suo braccio destro e sinistro. Figlio della guerra, arrivò a Milano che era appena un bambino, per cercarsi un lavoro, è diventato uno dei cuochi più importanti d’Italia. Aimo ha fatto con i prodotti del paniere regionale italiana quello che Pasolini ha fatto con i ragazzi di vita, De Andrè con i ladri, gli assassini e le puttane: ha dato dignità letteraria al cipollotto, ai fagioli risina di Spello, alla gallina bianca di Saluzzo e al bue di Carrù (Cuneo), all’origano di Pantelleria (Trapani). Ha stretto un patto di fratellanza con 80 produttori e fatto la spesa in tutta l’Italia prima di passare il testimone a Fabio Pisani e Alessandro Negrini, che hanno messo a frutto la sua eredità umana e di pensiero nel Luogo dei luoghi della cucina italiana.